Il Canonico Felice Putzu è senza dubbio una delle figure di maggior rilievo della storia moderna della città di Selargius. Nacque a Selargius il 4 marzo del 1880, nel 1902 prese gli Ordini minori e l’anno seguente fu nominato Vice Parroco di Villamar.
Questo fu solo il primo di una lunga serie di importanti incarichi ecclesiastici che lo videro impegnato, tra gli altri, come Membro del consiglio di amministrazione dei beni ecclesiastici, Censore per la stampa, Membro della commissione contro il modernismo e canonico della Cattedrale, titolo con cui ancora oggi viene ricordato. Fu un appassionato di musica tanto da essere nominato nel 1912 Beneficiato della Cattedrale come organista e nel 1940 Presidente della Commissione per la musica sacra.
Dal 1929 lavorò come Archivista della Curia Arcivescovile e lo troviamo ancora impegnato in questo incarico nel 1956. Fu un instancabile studioso di Storia ecclesiastica e di agiografia, in particolare della Sardegna, e scrisse numerose monografie tra cui si ricordano: “I santi Lussorio, Cesello e Camarino: martiri di Sardegna”, “Sant’Olimpia vergine martire”, “Sant’Efisio martire patrono minore della provincia ecclesiastica di Cagliari”, e “Guida storico artistica del Duomo di Cagliari”. Nel 1949 venne invitato a partecipare al primo comitato regionale dell’Associazione italiana Biblioteche. Insieme al fratello Francesco, anch’egli sacerdote, donò all’Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) il terreno per la costruzione di un istituto religioso, poi sede anche del Seminario.
Visse quasi sempre a Selargius dove morì il 26 aprile 1961, all’età di 81 anni. La sua abitazione di Via Roma venne acquistata dal Comune e oggi è sede di manifestazioni ed eventi culturali ed ospita ogni anno il banchetto dell’antico sposalizio selargino.